È questa tenerezza
che non muore
al vederti passare,
alla tua voce,
allo sguardo che sfioro.
Come vivere altrove
in altro mondo,
dove niente impesdisca
il mio sentire,
né il viverlo,
né il dirlo.
È questa tenerezza
che non muore
al vederti passare,
alla tua voce,
allo sguardo che sfioro.
Come vivere altrove
in altro mondo,
dove niente impesdisca
il mio sentire,
né il viverlo,
né il dirlo.
Falce di luna
Falce di luna
-lampeggia il colpo
tra l’erba recisa.
Rimane vuoto il campo,
senza parole l’anima.
L'onda di nebbia copre le ferite / copre gli anfratti / più profondi e bui / tutto riporta a calma, / rasserena mentre si ferma il tempo / e si fa quiete.
Sedeva un uomo un giorno in cima a un colle e nel silenzio
contemplava ampia la natura ai suoi piedi.
Tutta ondulata e ricca di colori, di profumi attraenti
- e all’improvviso cupa di nuvole e di pioggia ventosa.
Poi di nuovo serena, illuminata dal sole e dalla luna.
E quante le sue forme, aguzze e piane, di montagne e mari.
Rivide la sua vita: gli anni dei pensieri audaci e del coraggio,
poi le dure sconfitte, i più amari risvegli dopo i sogni.
Adesso tra le mani sentiva come possa il mutamento
essere l’unica cosa che non muta, dal bene al male ,
dalla gioia al dolore ogni cosa sparisce e poi ritorna.
Dove le radici? La vita vera era quella vissuta o forse
altrove stava essa salda , immutabile e piena?
Lo sgomento lo prese: se ogni forma fosse sparita
e all’improvviso una coltre stesa da una mano
tutto avesse coperto, e morto il tempo …
Così rimase a lungo su quel colle , nei sui chiusi pensieri.
Poi venne un uccellino a cinguettare, gli disse:
“Non pensare, godi di me soltanto”.
Dove ritrovarmi,
Alla mia terra