lunedì 22 settembre 2025

 

È troppo forte il pianto dei bambini

trucidati nel mondo

- lo coprono i rumori di una vita

d’infiniti bisogni ricercati

rinnovati inventati.

È troppo forte e lo si nega infatti

se soltanto un pensiero si compone

nella pietà- e subito ci sfugge.

Ma quel grido sussiste

-e non perdona.

GdL

(2025)


sabato 20 settembre 2025

 

Quando


Quando un pugnetto di niente

- bruciato o divorato -

sarà rimasto,

quando nessun pensiero

che ora mi ti avvolge

con forza persistente

sarà pensato,

a cosa sarà valso

gioire o disperare

solo per un sorriso

o un saluto mancato?

Rimarrà il volo del rondone

- nel crepuscolo.

GdL

mercoledì 3 settembre 2025

 Aiutami, Poesia , a sopportare

le miserie del corpo, il suo disfarsi.

Se sei fiato divino, come credo
,
ci sia un altrove dove mi raccogli.
GdL

mercoledì 27 agosto 2025

 TRAMONTO ESTIVO

È l'ora calda dei tramonti estivi
quando stanchezza muove foschia
umida e greve.
Sembra la rosa vinta dal suo stesso
colore e il tuono rompe grigio dall'oriente.
Perfino il sole è soltanto una macchia.
E tu pensi al tuo giorno, un altro giorno:
ai visi,alle parole pronunciate...
Ci fu qualcosa di nuovo, nel tuo dire,
suscitasti un sussulto, una risata,
un po' d'amore?
Tremano le foglie, più nuvoloso è il cielo.
E te ne stai immobile , a pensare
a quanto spesso sia banale
la vita.
GdL
26/8/2019

sabato 23 agosto 2025

 

Agosto 2025


Culmina e discende ormai l’estate,

già abbiamo visto

l’oleandro e l’ortensia

accompagnare le strade.

È un momento sospeso

non di rimpianto ancora

né di immaginati tremori,

un tempo fermo

come la fioritura di una rosa

che boccio non è più

e non ancora sfatta

pare vincere il tempo.


Camminiamo nei giorni

sopra di noi vincenti,

ma l’estate ci attarda -

e ci addormenta.


Estate senza sogni,

quasi un’indifferenza

al suo passare.

GdL






venerdì 20 giugno 2025

 

Pochezza


Dove ti appenderò, malinconia?

Alle ore del giorno, una alla volta

incalzanti nella canicola,

o a quella vecchia immagine che trovo

sgualcita tra le fotografie?

Quando potrò guardarti bene in faccia,

a ricordarmi quanto poco di me

rimanga o si sollevi dall’esistere?

La nuvola si appende ad una stella,

vibra della sua luce, è la sua ancella.

Tra le tante nel cielo una ne sceglie,

né le importa quanto sia luminosa.

Così vorrei vederti in uno specchio,

malinconia, a ricordarmi che

anche senza stelle

un cielo è un cielo.




 

Ventun giugno duemilaventicinque


Ma l’alba riottosa

che fa ombra sul muro,

che mi trova incapace

di distinguere il vero,

che nutrita dei sogni

non si adatta al reale,


quest’alba al crinale

dei miei anni nel tempo,

cosa chiede ai miei giorni

di adesso, quando in essa

si insinua la potenza del

dubbio sulle ore future?

Ora è il giorno più lungo

che canta tra i rami,

la parete schiarisce, si fa netto

l’abete e il silenzio è la voce

più viva.

GdL