venerdì 20 giugno 2025

 

Pochezza


Dove ti appenderò, malinconia?

Alle ore del giorno, una alla volta

incalzanti nella canicola,

o a quella vecchia immagine che trovo

sgualcita tra le fotografie?

Quando potrò guardarti bene in faccia,

a ricordarmi quanto poco di me

rimanga o si sollevi dall’esistere?

La nuvola si appende ad una stella,

vibra della sua luce, è la sua ancella.

Tra le tante nel cielo una ne sceglie,

né le importa quanto sia luminosa.

Così vorrei vederti in uno specchio,

malinconia, a ricordarmi che

anche senza stelle

un cielo è un cielo.




 

Ventun giugno duemilaventicinque


Ma l’alba riottosa

che fa ombra sul muro,

che mi trova incapace

di distinguere il vero,

che nutrita dei sogni

non si adatta al reale,


quest’alba al crinale

dei miei anni nel tempo,

cosa chiede ai miei giorni

di adesso, quando in essa

si insinua la potenza del

dubbio sulle ore future?

Ora è il giorno più lungo

che canta tra i rami,

la parete schiarisce, si fa netto

l’abete e il silenzio è la voce

più viva.

GdL

mercoledì 28 maggio 2025

 

Al mare

(maggio 2025)


Le scintille del mare

a pelo d’acqua

catturano il mio sguardo

mentre cauto un piccione

mi saltella davanti.

Questi momenti al sole

- il tè sul tavolino

(“con ghiaccio per favore”)

fissano in un dipinto

tanti volti diversi:

ognuno cela

la propria verità, ma

il venticello e l’acqua

e il cielo azzurro

la portano lontano.

All’orizzonte

simile a una carezza

procede una gran nave,

si prende i miei pensieri,

li volge ad altri lidi.

Gioca un bambino

con la piccola mano,

vola via il piccione.

Domani sarà forse

un giorno scuro

- oggi è la luce

di quest’ora perfetta.

GdL


lunedì 28 aprile 2025

 

Per vivere, a volte,

basta un pensiero:

ti segue di giorno

ti addormenta la notte.

Non chiede nient'altro

che l'esserti dentro

- come fiore piantato

nella terra di un vaso.


A volte, per vivere,

basta un pensiero.


sabato 29 marzo 2025

 

Ed è la poesia come uno scavo

fino al fondo dell’anima, di notte.

Ma niente è triste come il ritrovarsi

nel mattino deserto.

(c)GdL

domenica 23 marzo 2025

 RICHIESTA

Non rispondere al mio canto
se ti chiamo
quando le acacie
infiorano le strade
o l'ape ronza intorno
alle corolle
nella calura estiva
E non farlo nemmeno
se ti invoco
quando il cielo in tempesta
si scatena
e la grandine crepita
sui tetti
Non parlarmi, ti prego,
nel tepore del più dolce
settembre,
se mi attardo al tramonto
a raccogliere il sole
E infine non ti giunga
il mio lamento
nelle lunghe nottate
dell'inverno,
quando il cuore
raggela
Ma lasciami,
o mia piccola Musa, mendicare
il tuo sguardo-
e pietosa alfine tu lo volga
quando più non ti giunga
la mia voce
(2014)

mercoledì 19 marzo 2025

 

Al lago i Varese

(novembre 2024)


Lago d’autunno rigonfio d’acqua,

ceruleo richiamo al tramonto,

quanto conservo della mia vita a te accanto

torna ogni sera.

Lago d’autunno, altri pensieri ridemmo

intorno alla tua breve riva,

solo parevi un luogo di bellezza

né la mente correva a irrisolte domande.

Gonfio d’acqua mi guardi anche stasera

- tu sempre uguale, io così diversa.


Ci credevamo eterni.

E non pareva che l’amico

potesse mai mancare, finire i desideri,

non avere progetti oltre il confine

di una sola finestra.

Come un canto taciuto accompagnavi

le mattine d’estate, le luci dell’inverno.

Erano amici i cigni dal lungo collo

testimoni dello sguardo furtivo ricercato.


Visto da lontano pari un quadro

dove diverso il mondo si rispecchi, mondo

d’epoca nuova, che tu vedrai, non io,

che ne avverto il principio

e non so altro che immergere lo sguardo

nei tramonti di fuoco che rifletti,

nel rosso che, si dice, è avvinto alla speranza.


(c) GdL