venerdì 26 dicembre 2014



QUESTO MIO CORPO


Questo mio corpo che un tempo
rincorse la grazia - e la trovò negli occhi
di chi guardava - ora vive una ben strana
attesa: ne raccolgo i dettagli,
li riunisco in un fiore
stretto nel pugno: se mai vero sia
che altrove incontri chi già conobbi,
come dono nuovo glielo offrirò,
se ancora la bellezza rinasca
se ancora s'aprano orizzonti
- questa volta infiniti
   

giovedì 25 dicembre 2014


31 DICEMBRE 2O14

Ho deposto stamani
sulla porta di casa
- come dentro una rete -
la vita che mi porto.
L'ho deposta.
Ora voglio - nuda di ricordi -
superare la soglia,
come si affaccia un
viaggiatore alle rotaie
quando un tempo sospeso
dalla città alle spalle
lo separi
o come polla d'acqua
che alla sorgente sgorga
- e non conosce del suo
letto il percorso.
Così non sa la sabbia
dove la porti il vento,
né sceglie alcuna foglia
dove cadere.
Ho deposto stamani
sulla porta di casa
la vita che mi porto.
L'ho deposta.



venerdì 19 dicembre 2014

MEMORIA

Abbassa il tuo velo, memoria,
copriti il volto: lascia che
lo sollevi a poco a poco
- soltanto quanto
io possa sopportare


© Giovanna de Luca

sabato 13 dicembre 2014

NON SO

Della rosa il bocciolo mai non vidi
che ristorasse me del suo fiorire
senza aver nelle spine sue sottili
la verità nascosta, e il suo appassire

E del sorriso con cui mi guardasti
che annuncio mi pareva di speranze
nelle pieghe del volto non compresi
che già portava in sé la propria fine

Così mi punge il gambo di quel fiore
che stringo tra le mani per portarlo
e ben non so se il petalo o la spina
di te mi sia tra le più care cose




venerdì 12 dicembre 2014






INCONTRO

Niente più che un incrocio,
le mani sfiorate, uno sguardo.
Meno d'un frullo d'aria:
tutta un'ipotesi di vita



© Giovanna de Luca

domenica 7 dicembre 2014



ETERNO

Esistono parole
ove si svuota l'animo nostro intero,
a cui si affida il grigio della valle
nella nebbia, l'empito di passione
o la dolcezza di un amico.
Queste, queste parole percorrono all'intorno
gli orizzonti, se scritte sono eterne,
nel tempo le ritrova l'uomo
che voglia di se stesso narrare.
Così è la melodia, che dalle cetre
è giunta fino a noi e di diverse
vesti si è coperta nel tempo:
diversa – e sempre uguale


© Giovanna de Luca 

giovedì 4 dicembre 2014

PERCIÒ

Amo il Sole -
ma la luna
la posso guardare.
È la grande compagna
delle ore di notte,
io la sento
anche dietro le nubi,
al di là della pioggia
mi conta il respiro,
e le posso parlare
perché mi sorride
e mi segna la strada nel buio,
come fosse una madre.
Perciò amo la luna
- e amo il Sole
    (c) Giovanna de Luca