sabato 20 aprile 2024

 

È l’illusione

che cantarono i poeti:

un fremito di ali dentro il cielo,

l’innocenza della prima margherita,

lo scorrere dell’acqua in mezzo ai rovi.

L’attimo che pareva imperituro

che ci passò vicino

- carezzandoci il volto.



venerdì 12 aprile 2024

 

Esistono parole

ove si svuota l'animo nostro intero,

a cui si affida il grigio della valle

nella nebbia, l'empito di passione

o la dolcezza di un amico.

Queste, queste parole percorrono all'intorno

gli orizzonti, se scritte sono eterne,

nel tempo le ritrova l'uomo

che voglia di se stesso narrare.

Così è la melodia, che dalle cetre

è giunta fino a noi e di diverse

vesti si è coperta nel tempo:

diversa – e sempre uguale.


mercoledì 3 aprile 2024

 

C’È QUEL MODO


C’è quel modo sottile

di esser soli tra gli altri,

anche dopo un abbraccio,

dopo baci e carezze,

quando s’apre una porta

sopra un vuoto infinito

e le cose più amate

son sparite di colpo.


C’è quel subdolo modo

che ti prende d’un tratto

quando ciò che hai vissuto

pare mai essere stato,

e tu pendi da un filo

ma non sai se cadere

sia benevola sorte

o tremenda condanna.


Così segui con gli occhi

taciturne le stelle

ed aspetti soltanto

siano un canto od un grido.

venerdì 22 marzo 2024

 

Quella forza nascosta

che scoppia a primavera

é l’assoluto bene

che sta oltre ogni cosa -

al di là di ogni pena

e acceso desiderio,

oltre il pianto e il sorriso

del tuo povero corpo.

Al di là delle guerre,

delle conquiste umane,

è la forza invincibile

che ti creò e ti spegne

e ti dice “io sono”,

al di là di ogni evento

al di là di ogni cosa.

domenica 10 marzo 2024

 

Illusione


È l’illusione

che cantarono i poeti:

un fremito di ali dentro il cielo,

l’innocenza della prima margherita,

lo scorrere dell’acqua in mezzo ai rovi.

E l’attimo che parve imperituro.

Che ci passò vicino

- carezzandoci il volto.

mercoledì 6 marzo 2024

 Mi passano davanti / - ingresso di ospedale -/ vite sotto una cuffia,/ schiene dritte o ricurve,/ o piedi trascinati in un'attesa./ Ho tempo di osservarle:/ogni cuffia una vita, e una gioia o un dolore/sepolti in fondo a un corpo/ come spazio perduto./Si diffonde una musica/speranza o desiderio/rimpianto ed abbandono.

martedì 5 marzo 2024

 

Primavera


Primavera con gli occhi velati

timida come un amore taciuto

ti vergogni del fiore che morde

la terra, lo nascondi tra nubi

lo ricopri di pioggia

- insensibile ad ogni richiamo

di voci attristate tu rimandi

ogni giorno il sorriso che esplode.

Ma ben sai che l’attesa ti rende

più bella, come fa la parola

finalmente parlata.

Siederemo a quel tronco ora rude

lo vedremo riaprirsi a carezze,

profumato abbandono.