CINQUE
MARZO 2015
Ho
percorso nel vento di marzo
limpide
strade di periferia.
Folate
in furia piegavano gli arbusti,
le
foglie rutilavano dalle siepi nascoste,
vagheggiavano
incerte sul selciato.
E
un bianco fumo da un camino
copriva
il cippo al centro della piazza,
sì
che pareva uscire dalla bocca scolpita.
Passò
un fiorista che veloce correndo
s'aggrappava
al suo mazzo, zigzagava
un
bambino in bicicletta, un cane da un
cancello
si mise ad abbaiare, senza ragione.
Ed
un autista scelse un parcheggio, poi
lo
cambiò, fu incerto, lo cambiò di nuovo.
Nulla
era fermo, niente era deciso.
Solo
il cielo, lassù tra i tetti, così alto e
lontano,
ritagliava rettangoli d'azzurro
sopra
l'inquieto mese appena nato
(c)Giovanna
de Luca
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