SULL'ARGINE
All'argine
del fiume
voglio
andare,
arrivare
sul ciglio
dove
s'infossa l'erba
nelle
zolle
ed
umido gorgoglia
il
leggero sciacquio
Poi
sedermi più in là
ad
ascoltare
quella
voce sommessa
che
tacita i pensieri:
voglio
sentire solo
il
caldo del tuo palmo
tra
le mani.
Guarderemo
nell'acqua
minime
vite in pieno
movimento,
invisibili
quasi nel torbido
di
terra appena smossa:
un
mondo minimale
e
sconosciuto,
infimo
eppur voluto
in
qualche altrove
Staremo
zitti, domandandoci
con
gli occhi quale sia
l'orlo
di vita che sfioriamo,
come
il bordo di un pizzo,o
il
filo vitreo e rotondo di
un
bicchiere
Dell'universo
immenso
che
impaura
qui
sono le scintille,
i
confini tangibili per noi
dell'infinito.
Resta
il tuo caldo palmo
nella
mano
-
unica forza
©
Giovanna de Luca
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