NOTTURNO
Adesso
che la nebbia si è accampata
fino
al soffocamento,
fino
al tentato varco alla finestra -
adesso
che la notte procede a silenziosi
passi
dentro il buio e si spalanca in me
di
mille volti il fiume, vi cerco ogni profilo
e
più mi affanna il pensiero di chi
ho
dimenticato, le voci che intrecciai
che
non ricordo, il loro perdersi
in
questa nebbia di dicembre.
Eppur
con essi intrattenni parole,
forse
d'amore o forse di litigio,
e
fu comunque vita:
e
di loro un'impronta mi è rimasta
che
non so, che non vedo, mentre
mi sforzo nella ovattata opaca ora notturna
di
ricordarli, come lo smarrito alza
lo
sguardo al fioco dei lampioni.
©
G.d.L.
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