SALENDO
DA FIASCHERINO A LA SERRA (*)
Risalivamo
stanche tra gli ulivi,
grondanti
d'acqua e corto il respirare.
“ Affrettati,tu
sai che puntuali
a
tavola ci vogliono le madri”.
E
ridevano i nostri verdi anni
se un
serpentello sgusciava tra le pietre.
“Ti
sta bene il costume, qui l'hai preso?.”
Nessun
valore aveva la risposta
se a un
punto, poco prima di arrivare,
prevista
era una sosta silenziosa.
Il mare
da lontano, a mezzo il giorno,
spezza
di schegge argentee il suo mantello,
amato
mare, che oltre l'orizzonte
chiamavi
i nostri sogni a prender forma.
S'alzava
un vento caldo ad asciugare i nostri
corpi,
a scompigliare i serrati segreti di ciascuna.
Poi tra
i fichi e gli ulivi giungevamo:
la
cicala stordiva la calura e i nostri passi.
©
GdL
(*) Le
località del titolo si trovano nel golfo di La Spezia, detto anche
Golfo Dei Poeti
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