mercoledì 14 ottobre 2020

 


QUATTORDICI OTTOBRE DUEMILAVENTI


Scorre il pomeriggio.

Dietro la magnolia di fronte

il cielo si è fatto grigio.

E la betulla è gialla.

Viene dalla finestra

un'onda di silenzio.

L'abete ha i rami stanchi.

E sono qui, al solito computer.

E penso se ne vale, se ne vale

la pena.

Ad uno ad uno ripenso i volti

amici. A questo istinto umano

a prenderci per mano

(ma è vietato, adesso),

allo strappo dolente che

talvolta infrange la catena,

in questi mesi balla la morte

la sua macabra danza.

Ma altri strappi risuonano

alla mente, di parole, o silenzi.

Non per amore, certo,

non per amore ribrillerà domani

quel ramo verde.

La legge di natura(quella

di Leopardi?) domina il nostro

andare.

Non so nemmeno, adesso,

se vorrei essere felice.

(c)GdL


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