Al lago i Varese
(novembre 2024)
Lago d’autunno rigonfio d’acqua,
ceruleo richiamo al tramonto,
quanto conservo della mia vita a te accanto
torna ogni sera.
Lago d’autunno, altri pensieri ridemmo
intorno alla tua breve riva,
solo parevi un luogo di bellezza
né la mente correva a irrisolte domande.
Gonfio d’acqua mi guardi anche stasera
- tu sempre uguale, io così diversa.
Ci credevamo eterni.
E non pareva che l’amico
potesse mai mancare, finire i desideri,
non avere progetti oltre il confine
di una sola finestra.
Come un canto taciuto accompagnavi
le mattine d’estate, le luci dell’inverno.
Erano amici i cigni dal lungo collo
testimoni dello sguardo furtivo ricercato.
Visto da lontano pari un quadro
dove diverso il mondo si rispecchi, mondo
d’epoca nuova, che tu vedrai, non io,
che ne avverto il principio
e non so altro che immergere lo sguardo
nei tramonti di fuoco che rifletti,
nel rosso che, si dice, è avvinto alla speranza.
(c) GdL
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