domenica 27 ottobre 2013

MONTE ROSA

Quando ti ergi alla svolta, nel mattino,
con la tua corte astata nella neve,
togli il respiro.
E se cammino al quieto ciglio
del nostro lago e l'aria dell'autunno
mi punge in viso
in te fisso lo sguardo
ed aspetto che una stilla si stacchi
dai tuoi ghiacci
e – portata dal vento – mi sussurri
quali parole vadano le guglie
mormorando nel cielo
dentro l'alto silenzio
tra l'infinito
- e la terra.
Ma già l'ora chiama al
quotidiano vivere: ti porto dentro
fiera mia montagna,
mentre regale un cigno
dice di sì col capo




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