Letteratura
giovedì 28 agosto 2014
mercoledì 27 agosto 2014
EPPURE
È
l'onda della vita che ci porta
là
dove mai non sceglieremmo meta:
e
se pensavi che nel mare aperto
tu
conducessi affaticato remo
ecco
altrove ti trovi né tu sai
quale
fosse orizzonte alla partenza.
È
l'onda della vita che ci illude
d'essere
sempre buoni nuotatori -
ma
il mulinello che improvviso incontri
non
era, no, per niente programmato.
Annaspi,e
vuoto il piede sente il fondo.
E
allora tu capisci che illusione
è
la sola realtà dentro cui vivi,
che
non tieni della barca la rotta
perché
da altrove è guidato il cammino.
E
allora non capisci poi a chi giova
questo
tuo andare, come incerta foglia
che
plani al suolo sospinta dal vento -
né
scelga dove avere la sua fine.
Eppure...eppure
è bello, quando il sole
ti
immerge nelle scaglie sue dorate,
assaporarlo,
né mai lo potresti
se
già non conoscessi pioggia e nubi,
né
tanto tu ameresti primavera,
quando
raccogli quel piccolo fiore
ai
margini del campo, senza l'inverno
o
l'alba, dopo notte senza luna.
Di
quel nodo segreto che sigilla
luce
con buio, dolcezza con inganno
non
tieni i capi: eppur solo da esso
nasce
bellezza
© Giovanna de
Luca
martedì 19 agosto 2014
SALISBURY
“In
quietness and
confidence
shall be
your
strength” (1)
Lascia
che ti conduca, amico,
a
questo chiostro.
Sia
un giorno di cielo grigio,
di
poca gente: solo, un turista
cammini
le lente pietre
-
e i silenzi.
Entra,
e soffermati. Ascolta.
Alto
il cedro si eleva di
forza
e di bellezza, sul prato
di
sola erba. E il tuo sguardo
percorra
colonnati di
splendida
armonia, l'infinito
concluso
in un quadrato,
l'animo
tuo sorretto
e
in su sospinto.
Vieni,
appoggiati, dimentica.
Fai
spazio dentro, ammutolisci,
liberati
(c)Giovanna
de Luca
(1)
“Nella tranquillità e nella fiducia sarà la tua forza”: è
scritto su una parete del chiostro della cattedrale di Salisbury
venerdì 15 agosto 2014
LE
VOCI
Abitano
la casa -
le
voci,
si
annidano negli angoli più bui
s'intrecciano
per anni dietro i mobili
nascoste
nelle pieghe dei divani
dietro
i quadri, nei vasi sui ripiani
raccontano
le lacrime e i sorrisi,
ripetono
le gioie ed i litigi...
Non
c'è voce che manchi, né parola
di
chi l'abbia abitata quella casa,
non
c'è giorno il cui suono non sia
tra
le pareti, nell'onda dei tendaggi,tra i tappeti...
ognuna
è come un'eco di conchiglia -
che
rifrange il suo mare.
Poi,
una sera d'estate,
quando
arioso il tramonto l'attraversa,
nella
casa precipita il silenzio :
è
cascata a strapiombo nel dirupo
fondo
e lontano: ed in esso si perdono,
le
voci
©
Giovanna de Luca