IL
CIGNO
Verrà
la notte.
Stiamo
per ora in questa luce chiara
che
declina pian piano sopra il lago.
Un
altro giorno sgranato nel rosario
dei
nostri sogni,
nella
fatica dei sorrisi speso.
Quasi
mistero per noi stessi, inviso
l'animo
nostro appare alla ragione
che
ci mostra quale sia la fortuna
di
nostra vita, pulsante ancora.
Ma
ciò non basta,al calar della sera,
quando
il divario tra la luce e il buio
ci
rimanda alle speranze antiche,
a
quella forza che dal grumo fondo
dell'esistenza
pretendeva dominio.
Ed
ora dolcemente qui sul lago
ignota
mano piega il nostro capo,
come
corolla che reclini.
E
tutto è nulla.
Ecco
spuntare il cigno tra le canne,
muovere
il becco con indifferenza.
Gli
diamo cibo e lo guardiamo andare
-
calmo - sull'acqua
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