lunedì 6 aprile 2015

MERIGGIO

Meriggio deserto di
un giorno di festa,
tacciono gli alti palazzi
come cattedrali al crepuscolo.
Percorro lame di luce
alle curve, risuonano
a lenti rintocchi i miei passi.
Non un portone, non uno,
ha aperto i battenti
E la cornacchia, rapida,
sfrulla tra i tetti.



© G. de Luca

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