RADICI
Io
sono un albero con tre radici.
La
prima affonda là, presso il Vesuvio,
e
si nutre di luce e di ginestre.
Poi
s'allunga nel mare al suo orizzonte:
é
allegra e triste, canta e si commuove,
come
ancora bambina, e mai dispera.
La
seconda radice è dentro il fiume:
il
grande Po della pianura amata,
lenta
di pioppi ai fianchi dei canali
dove
le nebbie coprono le cime
e
il sole nutre i papaveri e il grano.
La
mia terza radice sta nel lago.
È
questo luogo che mi ha fatto donna,
quando
in me maturò senso civile
e
consapevolezza della vita,
della
bellezza e del destino umano.
Qui
amo la betulla e la robinia
dalla
breve parete, oltre la strada,
che
il volatile in fuga spesso adombra
e
il dolce accarezzante susseguirsi
delle
colline ai piedi del gran monte.
Nel
lento ripiegarsi del mio tronco
da
queste terre attingo ora sostanza
e
mi piace pensarmi come foglia
che
un tocco spinga sotto il pelo d'acqua
fino
a porre – sul fondo – le radici
(c) Giovanna de Luca
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