giovedì 7 maggio 2015

RADICI

Io sono un albero con tre radici.
La prima affonda là, presso il Vesuvio,
e si nutre di luce e di ginestre.
Poi s'allunga nel mare al suo orizzonte:
é allegra e triste, canta e si commuove,
come ancora bambina, e mai dispera.

La seconda radice è dentro il fiume:
il grande Po della pianura amata,
lenta di pioppi ai fianchi dei canali
dove le nebbie coprono le cime
e il sole nutre i papaveri e il grano.

La mia terza radice sta nel lago.
È questo luogo che mi ha fatto donna,
quando in me maturò senso civile
e consapevolezza della vita,
della bellezza e del destino umano.

Qui amo la betulla e la robinia
dalla breve parete, oltre la strada,
che il volatile in fuga spesso adombra
e il dolce accarezzante susseguirsi
delle colline ai piedi del gran monte.

Nel lento ripiegarsi del mio tronco
da queste terre attingo ora sostanza
e mi piace pensarmi come foglia
che un tocco spinga sotto il pelo d'acqua
fino a porre – sul fondo – le radici

                                              (c) Giovanna de Luca


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