venerdì 31 luglio 2015

Meno si parla(soprattutto su fb) meno errori si fanno

mercoledì 29 luglio 2015

http://www.youtube.com/watch?v=4RFo5C5DNyo

Ancora non è buio,
ma lo sarà:
grata mi giunge
la luce dei lampioni

G.d.L.

venerdì 17 luglio 2015

PLENILUNIO SUL MARE

Venere notturna risorta dal mare
conduci la notte, cammini nel sonno
di chi non conosce compiuta parola
che dica l'essenza del volto tuo chiaro
- altera dolcezza, speranza e mistero

CESSA  CON  OGGI  LA  MIA  ECCESSIVA  PRESENZA SU  FB,  RELATIVAMENTE ALLE MIE POESIE.
Essa sarà d'ora in poi dosata, ma solo relativamente alla mia personale produzione

DISCORSO ALLA LUNA


Eccoci qui. Ti trovo bene, sei
piena, tonda dico, sei tu. Offesa?
Guarda che è un complimento!
O ben sai come dalla tua luce
io non mi smaghi, e questa sera
gareggiano sul monte sparse le
luci sul velluto scuro del manto
che ogni volta più denso trovo.
È silenzio profondo, forse troppo

Perciò, ti prego, non guardarmi così

Mi vuoi parlare di colui che grande
già ti cantò nei versi insuperati?
Sii umile, signora, consenti che
al mio dire smozzicato sia dato
spazio. Già, non sei democratica, e
dovresti. Non si usa più essere per
pochi , in eloquio sublime, lo sapevi?
Sei troppo in alto per conoscere
smartphone, tablet, ebook...
Tu da sempre sei là, sopra i declivi
carezzati dagli occhi, inafferrabile,
lontana, e la mattina quando le cicale
ripetono il frinire agli uccellini,
accendi il desiderio dell'attesa

Perciò, ti prego, non guardarmi così

Umile ancella porto di modeste
parole i miei unguenti,come schiava
alle ricche romane. E so che tutto
vedi, tutto conosci della mia vita.
Sai l'ansia alla impossibile pienezza,
sai il volto scuro che mi preme dentro.
Perché sorridi? Pensi al grande amante
marchigiano? Sei come bellissima una
donna, che si vanti d'avere molti cuori
ma solo al prediletto si conceda.
Lontana, sei lontana...come la luna!
In te l'ambiguità, in te l'enigma

Perciò, ti prego, non guardarmi così


© Giovanna de Luca 

Blue moon - Glenn Miller

mercoledì 15 luglio 2015

LE ROSE DENTRO IL TUNNEL

Le rose dentro il tunnel mai non vidi,
ma le sognai: nel risuonar dei passi
luce non si vedeva a fine strada,
più contorto a ogni svolta era il percorso.
Poi non cercai l'uscita, ma ai suoi fianchi
volsi lo sguardo verso le pareti.
Le rose si aggrappavano alla roccia
coprivano gli spazi nudi e neri:
erano rosse bianche rosa e gialle,
e tutta l'aria scura profumava.
Allora smisi di cercar l'uscita
ed in esse mi volsi tutta intera.
Ho sognato: nel tunnel camminavo
- e raccoglievo rose



SERA DI SETTEMBRE


Respiro di una sera di settembre
quando si allunga l'ombra nel tramonto
e ai pini bassa vola la cornacchia.
L'aria è fresca e leggera, il venticello
rimuove i fiori sopra il davanzale.
Si ferma il tempo, solo per un poco
s'allarga in una conca di riposo:
voci dall'oltre, imperscrutabili parole
fanno spazio all'intorno, sussurrano
alla vetta dell'abete, accarezzano
i margini del tetto – aprono
soste inattese

lunedì 13 luglio 2015

FINCHÈ AVRÒ VOCE

Qui accanto a te,
pagina bianca,
giace la penna
posata con grazia.
E dentro preme magma
di parole, che vogliono
mostrarsi, prender forma
ed essere sostanza.
Ancora le trattengo per
un poco: sono anime
vive, sono spinte dalla
necessità, hanno un destino
cui devono ubbidire.

Ad esso le trarrò,
finché avrò voce 

domenica 12 luglio 2015

ESTATE

Di riarsi campi
bruciata vampa
ti riconosco, estate:
esausto desiderio
di purezza

RICHIAMO

Tacciono d'un colpo le cicale:
a un perentorio cenno di bacchetta
cessa l'assordante frinire.
È ferma l'aria, respiro trattenuto.
Poi all'estremo profilo d'un chiarore
rimbalza tra le luci e si perde
un richiamo di voce

DUE NOVEMBRE

Rinascono fiori
da sottofondi antichi
delle memorie.
Ad occhi chiusi li colgo
- e mi affido

LE ROSE DENTRO IL TUNNEL

Le rose dentro il tunnel mai non vidi,
ma le sognai: nel risuonar dei passi
luce non si vedeva a fine strada,
più contorto a ogni svolta era il percorso.
Poi non cercai l'uscita, ma ai suoi fianchi
volsi lo sguardo verso le pareti.
Le rose si aggrappavano alla roccia
coprivano gli spazi nudi e neri:
erano rosse bianche rosa e gialle,
e tutta l'aria scura profumava.
Allora smisi di cercar l'uscita
ed in esse mi volsi tutta intera.
Ho sognato: nel tunnel camminavo
-e raccoglievo rose

giovedì 9 luglio 2015

In vena di sorridere, ho seguito ieri la rubrica Costume & Società, che viene dopo il Tg2. Trattava di vari modi con cui vincere la noia del quotidiano ed avere "un nuovo sguardo sulla vita". L'elemento essenziale è fare per un mese tutti i giorni qualcosa che non si è mai fatto.Alcuni esempi: se sei donna , dipingerti in modo vistosissimo le unghie (immagino lo sgomento di chi mi incontrasse, se lo facessi io!); andare in un nuovo o mai frequentato supermercato, dove pare sia facile incontrare l'anima gemella( ci sono andata ieri,ma a parte che anagraficamente sono fuori gioco, c'era poco da gemellare...però qualche anno fa un signore anziano mi fermò per chiedermi l'ora !) ;
prendersi cura di animali domestici (banale) . Escludendo altre amenità che non elenco, mi è piaciuta molto l'ipotesi di camminare a piedi nudi sull'erba: se lo facessi, mi piacerebbe ai giardini pubblici di Varese, sulle nostre bellissime aiuole...con un libro in mano e il cappellino in testa: lo "sguardo nuovo sulla vita"lo avrebbero gli altri...su di me!
PS- A parte gli scherzi, quanti condizionamenti abbiamo!