Roberto Vecchioni - Le lettere d'amore

I limoni2016-04-25 22-21-14.404.wma

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FESTA NELLA CITTÀ

Transenne sulle strade

-obbligati percorsi

automobili in fila.

La festa è là-dove

balugina un colore

un palloncino vola

strilla una voce.

In piazza si consuma

la fiera della vita-noi

qui fermi al semaforo

ai turbini del vento

che ci scuote.

Vola un piccione, vagano

sull'asfalto le cartacce.

Si perdono le note sotto

i portici, scemano le

voci rotolando come

schiume sull'acqua

© Giovanna de Luca

http://tupugliatv.net/video/guarda/204/Un-brano-de-l-Amleto-recitato-da-Giorgio-Albertazzi-nel-film-su-Federico-II-prodotto

Ce la farò mai a sparire piano piano da Fb?
Ma il punto è un altro:devo rivedere A  FONDO il mio modo di rapportarmi alle persone e alla vita. Dovessi vivere ancora solo un giorno. Ce la farò mai da sola?

PRESENZE

Apro la porta e l'onda del silenzio

s'anima all'improvviso:

la luce,

le borse del supermercato trascinate,

l'urtare della sedia contro il tavolo...

Vengono da ogni angolo soffi di

presenze,

stanche di stare lì, nelle cornici,

fotografie.

Ma non è giorno, sapete, e glielo dico.

Tornatevene lì, dove eravate.

Ubbidiscono, parlano tra loro,

ed una chiama l'altra, dal soggiorno:

“Non muoverti, rimani nello studio,

oggi è nervosa.”

Io evito i percorsi abituali,

cammino a testa bassa per la casa.

Prego, fatemi grazia: oggi, non vi posso

guardare.

© Giovanna de Luca

MAGNOLIA

Già le corolle aperte

gridano

l'avanzata primavera.

Larghi petali d'ombra

lumeggiano la strada

al muoversi del vento:

passa sopra di noi il nuovo

aprile

languido di sorrisi e di ricordi.

Qui all'incrocio, dove polvere

ed aridi pensieri s'intrecciano

e sconnesso insidia il marciapiede,

s'ostina

ad ogni aprile la magnolia,

della città regina, e sfida la realtà

che nei media sovrani ci incupisce.

Voce tenace, rapimento estremo

in altra dimensione, bellezza

ci travolge.

Scende dentro i suoi vortici il

pensiero, rivede la strada stretta

dove fu una scuola ed ora è la

fatica, l'inquietudine chiusa

dietro i vetri delle automobili.

E se magìa ti sollevasse al folto

della magnolia,

vorresti ad uno ad uno

richiudere quei fiori, conservarli

- come un rosario, o come

una preghiera

© Giovanna de Luca

FORSE NON È

Forse non è l'amor tuo

che rimpiango,

ma più le attese: i giorni

che non passano, l'orecchio

ad ogni squillo dei primi

cellulari, le finestre spiate

se aperte o chiuse.

E la parola nel tempo della sera,

ormai a notte, lontana.

Forse, ora che i tempi si chiudono

pian piano,

bello sarebbe se anche tu

venissi ad aprirmi la porta,

come facevi allora,

quando suonavo

© Giovanna de Luca

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percorro il tempo

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percorro il tempo

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IL male di vivere

LUNGOLAGO DI PORTO CERESIO

Malinconia che cammini sull'acqua,

hai un abito grigio come il cielo.

S'apre lassù talvolta un occhio azzurro,

balugina al mio fianco una chimera.

Le camminate pietre già percorse

hanno impronte di nuvole soltanto.

Dove si spegne l'onda di un battello

la riva s'accumula e ripugna.

Biancheggia una casetta sopra l'acqua:

niente più che una lama di sorriso

© Giovanna de Luca