Ed ho scambiato ormai

la notte e il giorno

- vivo due vite,

vivo in chiaro-scuro.

La notte vago

sopra l'irreale,

il giorno spesse volte

mi trascino

tra spigoli di vita

e pungiglioni,

misuro la pochezza

delle forze,

il divario tra i sogni

e il quotidiano.

Eppur temo la notte,

anche se l'amo

© Giovanna de Luca

MIA TERRA

Mia terra

dai lunghi tramonti tra i pioppi

dove il fiume* più grande distende

le braccia ed al mare trascina la storia,

mia terra dalle nebbie ove perdi la strada

e ricerchi in te stesso il percorso,

mia terra dai canti distesi nelle

ricche cascine di un tempo, dove palpita

carne di vita e i papaveri e il grano,

mia terra dai molti castelli, dalle

dotte e civili città di palazzi guarnite,

a te sempre ritorna il pensiero

- nelle mie vaste malinconie

© Giovanna de Luca

*Il fiume Po

Vorrei avere trent'anni, camminare sul 12
vorrei essere alta, bionda no, non importa
vorrei essere magra, magra morbida, dico
vorrei aver poca testa, e godermi la vita

Non vorrei come accade brancicare la fine
non vorrei questa voglia di vita, inesausta
non vorrei questo corpo pomposo, disfatto
non vorrei questa mente, il suo vortice, sempre                  

                      * * *

Vorrei avere trent'anni, camminar come viene
vorrei avere in gran conto la bellezza del cuore
vorrei solo pensare alla fame degli altri
vorrei avere il coraggio di affrontare la vita

Non vorrei come accade di averne settanta
non vorrei preoccuparmi di non sembrar vecchia
non vorrei continuare a veder quanto peso
vorrei avere il coraggio d'aver cara la morte

(c) Giovanna de Luca

Quel che lasciasti in me / del tuo passaggio / è come questa neve / ora caduta:/ fece il suo bene, / ed ora il ramo brullo / nutre nel fondo / la linfa e la vita (G.d.L.)

SVENTURATO POETA

Sventurato poeta, che ti cerchi

e non trovi che vuoti segni sulla

carta bianca, sei al centro della tela

che t'impiglia nel ruotar dei pensieri.

Anima stanca, torni ogni notte a

visitar le stelle, interroghi la luna,

non ti sfianca la lunga veglia, né

il vagabondare lungo i sentieri

dell'anima, nei fondi labirinti

dove il ricamo é un filo nella cruna.

Filo di ragnatela, sudario che

ti avvolge – e ti separa dal vivere

la vita

© Giovanna de Luca

La musica ti prende per la mano
ti porta ove da solo non andresti
e lì - tocco di nuvola -
ti posa

(c)G.d.L.

SEI GENNAIO 2017

Come un ritrovata epifania
il coraggio di esistere
quali si è.
Fughe nell'impossibile
illusero la mente
nel correre degli anni.
E adesso, qui ed ora,
è sufficiente
spiare in lontananza
l'epifania a venire
del più piccolo fiore

(c) Giovanna de Luca

E D'ORA IN POI , CARO BLOG, IO SCRIVERÒ SOLO SU DI TE E SULLA PAGINA!

TALVOLTA

Talvolta il mistero

si traveste di pace,

e non è più l'intreccio

dei rami che ti punge

delle sue spoglie: è il

cielo azzurro dietro,

che ti consola

© Giovanna de Luca

Meglio sarà non pubblicare più poesie su FB. L'ho detto tante volte, sarebbe ora di farlo