lunedì 6 febbraio 2017


Il VENTO

M'inquieta il vento, che destabilizza
le mie rare certezze.
Richiudo i vetri e guardo da lontano
rotondo nella chioma
un albero laggiù, tra due cipressi:
a ogni poco il vento lo riscuote
e lo percorre il brivido cui cede.
Se le piante hanno un'anima, mi dico,
forse asseconda il suo dio per amore
- o forse controvoglia
gli si piega necessitato, fiducia
nelle linfe segrete coltivando,
e pensa primavera, il mite soffio
al cantar di uccellini la mattina.
Così è da farsi nelle umane cose:
convinta vorrei esserne , mi dico,
e intanto vola alta una cornacchia,
mi approva con lo stridere più acuto

© Giovanna de Luca


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