Il VENTO
M'inquieta il
vento, che destabilizza
le mie rare
certezze.
Richiudo i vetri e
guardo da lontano
rotondo nella
chioma
un albero laggiù,
tra due cipressi:
a ogni poco il
vento lo riscuote
e lo percorre il
brivido cui cede.
Se le piante hanno
un'anima, mi dico,
forse asseconda il
suo dio per amore
- o forse
controvoglia
gli si piega
necessitato, fiducia
nelle linfe
segrete coltivando,
e pensa primavera,
il mite soffio
al cantar di
uccellini la mattina.
Così è da farsi
nelle umane cose:
convinta vorrei
esserne , mi dico,
e intanto vola
alta una cornacchia,
© Giovanna de Luca
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