Quanti
passi conoscono le pietre
- e
l'erba le disegna nel cammino -
che
hanno nel profondo conservato,
passi
lenti nei secoli, ed un'onda
di
parole e preghiere li accompagna
che
staccarono gli uomini ai paesi:
vinti
dal peso di diverse vite
qui
vennero a cercare verso l'alto
refrigerio
alle pene, oppur perdono
o un
alito divino e il davanzale
da cui
versare sull'immensa valle
l'oscuro
morbo che talvolta rode
l'animo
umano.
Così
ogni pietra porta dentro chiuse
i passi
giovanili baldanzosi,
le
tenaci fatiche degli anziani,
la garrula presenza dei bambini.
E mai
nessuna voce fu perduta,
solamente
congiunta all'infinito
quando
dalla cima raggiunta ai laghi,
ai
monti l'animo liberò le sue catene
– e
rivolse lo sguardo
al
Santuario.
© Giovanna de Luca
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