domenica 29 novembre 2020

 Mio Dio,se tu ci sei ,come io spero,

perché mi hai fatto così?

Così fragile e sbagliata,
incapace di parlare
dei massimi sistemi,
sempre e soltanto rivolta
ai sentimenti, sempre e
soltanto in cerca degli affetti?
Cosa pensavi di me, mentre mi facevi?
Il limite io ho sperimentato in ogni cosa,
né mi hai dato la forza di sopportarlo.
Forse mi hai fatto una povera cosa
per amarmi di più , come si fa col
cucciolo animale, col fiore delicato.
Forse me lo dici , che m'ami,
quando mi fai ascoltare l'onda
del mare al tramonto o guardare
la mia verde valle in un mattino d'estate.
Forse per prendere tu tutta la confidenza,
tutto il perdono che sta dentro l'amore.
E lo saprò, vero?, fra non troppo temp

 

MUTEVOLE LUNA


Ti credevo perduta, stasera.

Era colpa del punto in cui ero,

ma adesso che ti insinui curiosa

sulla mia tastiera ti vedo in pienezza.

E ben so quali parole vorresti.

Ma io sono una persona comune:

due gambe due braccia una faccia...

un corpo , che tu sai perché fu fatto, vero?

Non io.

Tu sai che mi piacciono il cielo e la terra,

che mi piace guardare le stelle ma anche

sporcarmi le mani e vangare nei granuli

neri mentre pianto il geranio.

Tu sai che mi porto nel cuore il bene ed il male

come l'uomo comune, che può piangere se muore

un bambino e ferire un nemico crudamente

con le sole parole.

Tu illumini un'ora d'amore ed una di odio, tu fai strada

al malfattore notturno e al buon volontario che soccorre

gli esclusi.

Tu sai bene che questo groviglio è in ognuno che viva.

Perciò basta, mutevole luna, stasera

non ho nulla da dirti.


lunedì 23 novembre 2020

 

L'autunno va pian piano alla sua fine.

Quell'albero ha la forma di un ventaglio,

in cielo bianche strisce di due aerei si perdono.

Cielo di Lombardia, sole di quasi inverno

i tuoi raggi frugano tra le mie dita,

tiepidi cercano il mio corpo,

mi accarezzano le mani ed il viso.

Qui si sta bene, sul terrazzo spoglio,

pace del mezzogiorno.

E vorrei essere un gatto gomitolo di pelo,

senza voce o pensiero, consapevole

soltanto del proprio esistere.


giovedì 19 novembre 2020

 DIVENIRE

Luna gialla, cielo rosso
e pesi nel mio cuore.
Laggiù voglio deporli
dove il folto della valle
è scuro.
Quanta vita segreta
quanto buio impregnato
di invisibile luce!
Laggiù dentro la terra
noi torneremo, e il buio
sarà luce di nuova vita
e foglie nasceranno dai
corpi sprofondati
- e fiori.

domenica 15 novembre 2020

 

DI NOTTE


 Nella camera d'albergo di notte

il silenzio e` come la neve d'inverno,

quando tutto sembra cosi lontano.

E il cielo non è dentro una stanza,

fatta solo di cemento e dei soliti

quadri, mentre tu seduta sul letto

cerchi le parole per una poesia

che non viene.


Allora ti domandi dove sia il tuo

cielo, se dentro o fuori di te, se

in un volto e in un nome,

se nel vasto orizzonte palpitante

di luci stasera o ben oltre,

dove la mente non arriva.


E allora ti inventi una canzone

mai scritta da nessuno,

una musica insensata, a occhi chiusi,

per abbattere i muri, fare entrare la notte

- il cielo in una stanza -

e dormire.

© GdL

venerdì 13 novembre 2020

 

Cadono come petali, i miei giorni,

che ignari di se stessi porta l'autunno

a diventare terra.

Solo così rinascerà quel fiore

che parve eterno, come una

bellezza giovanile sembrò

non potere venir meno.

Ma nuova vita accenderà

te, fiore, e il macerato pugno

di sterpaglia dove ora giaci

vincerai di nuovo.

Non io,che cerco in ogni dove

la speranza e il sorriso.

                              (c) GdL


martedì 10 novembre 2020

 


Natale Pandemia


Le luci di Natale sopra le strade vuote.

Uomo, fatto d'ombra e speranza,

le dure pietre portano dei secoli

le impronte, si aprono alla luna

nelle piccole strade, e le parole

trattenute nelle case dai tempi

sono un sussurro nella città deserta.

Tu cammini sopra i tuoi peccati e guardi

in alto ai lumi , tra sgomento e magia.

Se la morte si riveste di lampade e di oro

è per mostrare la tua anima nuda,

su solitarie strade , tesa al supremo.

venerdì 6 novembre 2020

 


BETULLA


Io amo la betulla

le sue foglie leggere

che danzano gialline

nell'aria di novembre

e come vanitose ballerine

mostrano al sole scarno

che nulla importa loro

se la sua luce non è

quella d'estate,perché

dal bianco tronco le agita

la linfa, sì che il cielo tra

l'onda della chioma

sempre diverso appare.


Io amo la betulla

che facilmente freme

a un refolo soltanto,

ma grande ti sorride

se esplode nel suo verde.

© GdL