BOLLA DI SAPONE

Vola nell’aria, farfalla senza ali.

Rispecchia il mondo: il muretto, la siepe,

e poi laggiù il cipresso, e la nuvola

attorta alla sua cima…

Fatta di nulla è un tutto che volteggia

è di chi la soffiò l’anima intera.

In essa l’illusione e il desiderio

che mai si rompa, lucida e attraente

com fu nell’infanzia e s’accoppiava

al pensiero di un futuro felice.

Quando veniva notte al palpitare

delle lucciole in pugno

traeva il sonno a candidi pensieri,

al domani di bolle di sapone

che certo, mai, si sarebbero rotte.

E volava nell’aria, e si portava

la speranza bambina.

traeva il sonno ai sogni,

nella calda pianura

 

CIVETTA

Singhiozza in mezzo ai rami, il piccolo rapace.

Ogni estate lo sento, accompagna le ore

con quel grido in due tempi.

È un richiamo d’amore?

Da un albero ad un altro, più vicino e lontano

lo perdo e lo ritrovo sopra l’onda del vento.

Tu mi piaci, civetta, né ti penso notturna,

oppur malaugurante.

Io vorrei decifrare quel tuo singulto

continuo e misterioso, che talvolta mi prende

e quasi mi affratella.

 

Giovanna de Luca

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Ed amo giugno per i giorni lunghi

per il profumo del mio gelsomino

per un frullo di rondine improvviso.

Così bambina percorrevo viali,

un mazzetto di fiori tra le dita

e le prime domande dentro gli occhi.

GdL