Notti d’estate

Nelle notti d’estate

il silenzio è un sudario.

Nell’occhio della luna

Il tempo si è fermato.

Tu cerchi dentro il buio

il profilo di un fiore,

è immobile il pensiero,

non è morte né vita

né gioia né dolore

questo vano cercare.

Sai però che vorresti

non venisse mai giorno

se si perdono altrove

desideri e pensieri.

Ed è il tempo che incalza

coi suoi scuri colori-

pur se ti incanta l’alba

e t’ammalia il tramonto.

 

Così mi sei vicino

Così mi sei vicino mentre scrivo
e sforzo la memoria nel tuo volto.
Come fu il mio non lo so ricordare
mentre salivo le affannate scale
e preparavo le giuste parole
per dire e per non dire,
per celare o mostrare
la tempesta nascosta ormai da tempo
risalente con me lungo le scale
Poi era il campanello
- e poi la pace.

 TREDICI LUGLIO DUEMILAVENTIDUE

Sono i campi riarsi che illumini,

il mio fiume*svuotato di acque

dove agli argini non cresce più erba,

sono i pioppi fantasmi assetati -

questo vedi e non sei questa sera

la maliosa regina dei cuori:

in quei campi , in quel fiume,

in quegli argini tu rifletti le anime

nude, ed i cuori graffiati.