ALBA
Aprirono la finestra.
Era quasi l'alba, una striscia rosa accarezzava l'orizzonte, il mare in piccole onde brune pareva rivolgersi alla riva come a un riposo.
Non c'era la luna in quelle notti, eppure il cielo aveva nell'attesa del sole una trasparenza
ammaliante.
Cercò con gli occhi gli alberi noti, le palme, i fiori del giardino: ancora non se ne definivano le forme, ancora apparivano scure sagome addormentate.
“Copriti, fa fresco”, le disse e dalle spalle l'avvolse in un ampio telo bianco, abbracciando il suo corpo.
Stettero così per un poco, appoggiati uno all'altra, presi dall 'indescrivibile bellezza dell'ora.
Poi lei disse:”L'alba mi piace più del tramonto, ne ha tutta la dolcezza, ma in più ha la promessa del giorno, l'avvento dei colori, l'attesa delle parole, l'emozione di tanti incontri e la luce, la luce...”
“Fiat lux!”, disse lui con una sfumatura giocosa nella voce . Ma lei era seria, molto seria.
Ci fu ancora qualche minuto di silenzio, i suoi capelli biondi sulla spalla di lui.
Quando alzò il capo disse.”Dio ebbe buon gusto quando creò le cose belle come l' alba, pensò al conforto che essa avrebbe dato a chi attende un evento importante nel giorno, a chi torna a casa dopo il turno di notte, a chi è felice per un buon lavoro, a chi si sposa,a chi prederà la laurea, a e ad infinite creature sulla terra, non solo umane”.
Altro silenzio.
“Lo so che ha lasciato anche il male nel cuore dell'uomo,e le sventure e le tempeste e le pestilenze, le guerre, la natura quando distrugge...”
“Sicuro, il tuo Dio!”e si scostò da lei,che si volse e gli disse :
“Fai il conto dei mali prodotti dall'uomo e dei beni voluti da DIO”.
“Farò, farò,ma ora dormiamo ancora un poco, piccola sognatrice!”,
GdL
0 Commenti:
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page