giovedì 14 gennaio 2021

 


ALBA


Aprirono la finestra.

Era quasi l'alba, una striscia rosa accarezzava l'orizzonte, il mare in piccole onde brune pareva rivolgersi alla riva come a un riposo.

Non c'era la luna in quelle notti, eppure il cielo aveva nell'attesa del sole una trasparenza

ammaliante.

Cercò con gli occhi gli alberi noti, le palme, i fiori del giardino: ancora non se ne definivano le forme, ancora apparivano scure sagome addormentate.

“Copriti, fa fresco”, le disse e dalle spalle l'avvolse in un ampio telo bianco, abbracciando il suo corpo.

Stettero così per un poco, appoggiati uno all'altra, presi dall 'indescrivibile bellezza dell'ora.

Poi lei disse:”L'alba mi piace più del tramonto, ne ha tutta la dolcezza, ma in più ha la promessa del giorno, l'avvento dei colori, l'attesa delle parole, l'emozione di tanti incontri e la luce, la luce...”

“Fiat lux!”, disse lui con una sfumatura giocosa nella voce . Ma lei era seria, molto seria.

Ci fu ancora qualche minuto di silenzio, i suoi capelli biondi sulla spalla di lui.

Quando alzò il capo disse.”Dio ebbe buon gusto quando creò le cose belle come l' alba, pensò al conforto che essa avrebbe dato a chi attende un evento importante nel giorno, a chi torna a casa dopo il turno di notte, a chi è felice per un buon lavoro, a chi si sposa,a chi prederà la laurea, a e ad infinite creature sulla terra, non solo umane”.

Altro silenzio.

“Lo so che ha lasciato anche il male nel cuore dell'uomo,e le sventure e le tempeste e le pestilenze, le guerre, la natura quando distrugge...”

“Sicuro, il tuo Dio!”e si scostò da lei,che si volse e gli disse :

“Fai il conto dei mali prodotti dall'uomo e dei beni voluti da DIO”.

“Farò, farò,ma ora dormiamo ancora un poco, piccola sognatrice!”,

GdL


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