mercoledì 12 maggio 2021

 

MAGGIO, DI POMERIGGIO


Si è alzato un po' di vento sulla valle

rigonfia di verzure e una nuvola bianca

si affaccia tra due rami.

Ancora non è sera, il sole non vuol

perdere la forza mentre l'abete

intona una canzone e rotea le sue

braccia contro il cielo.

Fitti gli fanno eco gli alberi intorno,

scende una frescura che sa di lago

e di montagna.

Essere qui o altrove, dove rocciose

acque zampillano, dove l'onda

rimurmura il suo mantra o dovunque

profumi la terra di primavera,

essere adesso o un tempo, quando

tutto sembrava una promessa, non ha

importanza, mentre abete amato

suoni col vento le perenni note.






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