martedì 23 marzo 2021

 


Dentro la terra umida

affondo la mia mano -

ripugnanza, e stupore

di sentirmene amica.

Sgretolo tra le dita

ciò che di noi rimane

chiudo gli occhi e rivedo

il fiume della storia

i volti i grandi eventi

e tutto il bene e il male

l'odio e l'amore e poi

la nostra carne di orrori

e desideri e l'arte e la bellezza

la mia piccola mano che

stringe un tulipano e tutte

le parole nei secoli dei secoli...

Tutto è qui nel mio pugno

di terra umida e nera, ove

lenta procede una formica.

La vita da qui nasce, dal fondo

dell'umore che mi bagna le dita,

la vita qui ritorna , ma non sosta.

Tra essere e non essere

può nascere anche un fiore.






0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page