VOCE DI NOTTE
Fu quella notte o l'alba fu del giorno
quando un flebile suono mi raggiunse
ed al sonno profondo mi sottrasse.
Qualcuno mi chiamava, lo compresi,
voce sottile quasi d'altro mondo.
Raccolsi i miei brandelli e fui attenta.
“Tu creatura solitaria e schiva,
non sai di incontri, di affollati eventi,
schivi i colloqui ed eviti i talenti
che bella fanno la città in cui vivi.
Ignota sei ad essi, e non uguale.
Quella voce sottile mi ammoniva:
“Alzati, fatti forza, abbi coraggio”.
“Del solitario passero ripeto
IL canto e sol con le parole volo,
voce celeste, sol con le parole
che agli alberi consegno ed alla
notte, all'alba e al sole ed
all'azzurro cielo”
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