martedì 3 agosto 2021

 A UN ALBERO

Siedo davanti a te, e ti guardo.
Qui ho trovato ombra, qui ho riposato
le mie inquietudini.
La mente ora le fugge, io ti osservo.
Grande hai il tronco, alto e possente, nudo,
e intrecciato di armoniose vene, braccio
di gigante, appoggio, sicurezza, salda
vita per i viandanti incerti.
Alta la chioma fitta lascia solo qualche
traccia di cielo, tra un ramo e l’altro.
Col cielo hai stretto un patto: lui così
lontano a proteggerci, tu più vicino
lenisci il nostro andare.
Ti guardano sul serio, gli uomini?
Pensano a quanta vita ti scorre dentro,
a come ti rinnovi pensando a noi, a come
ti doni sempre?
Hai un’anima, io credo: soffri dei nubifragi,
del vento e della sete. Godi il sentirti vivo
nel rifiorire della primavera, ma non temi
l’inverno, quando come in un grembo
alimenti la vita.
Ti tocco, lascio la mano un poco
sul tuo tronco. Vorrei sentire
come batte il tuo cuore.
GdL

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