mercoledì 30 settembre 2015


APPRODI

Approdo alla luna

stasera

come il naufrago

aggancia la riva:


e la esplora con gli


occhi, da grata salvezza


sospinto, e ricerca nell'ombra


una casa, un segno di vita.


Così sforzo la vista al


profilo del pino


e ricerco soltanto quel


ramo che so, controluce,


che attendo domani


al trionfo del giorno

© Giovanna de Luca

D'OTTOBRE

Ottobre è il mese che,
se splende il sole,
scatena la gazzarra
dei colori.
L'autunno dice:
Il tempo va finendo”.
Ma la foglia più
rossa, sulla strada,
si nega al passo,
pretende memoria.
La raccolgo e la volgo
nelle mani: felicità
- purpurea -
tra le dita


© Giovanna de Luca 

venerdì 25 settembre 2015



PO

Ti penso, mio fiume,
se nel lento andare
delle tue acque
in sogno mi ritorni
                                   (c) Giovanna de L
uca

lunedì 21 settembre 2015

John Ottis Adams 1851/ 1927 "The closing of an autumm day"

venerdì 18 settembre 2015

ALLONTANATI DA FB !

mercoledì 16 settembre 2015

Giovanna de Luca, nata a Piacenza, vive a Varese dove ha insegnato Lettere alle scuole medie superiori. Ha pubblicato: Poesie, Libroitaliano, Ragusa 1997; Il cantare del grillo e La cerniera del tempo, Ismeca, Bologna 2008 e 2012; Tra luce e buio e Quel che resta del giorno, Ilmiolibro.it – Feltrinelli, 2013 e 2014. Ha partecipato ai premi di poesia: Il golfo (2001) e Borgo Ligure (2006), vincendo in entrambi i casi una targa. È presente in Antologia, Centro Minerva edizioni, Torino 2010 e nelle raccolte I poeti contemporanei (2013) e Riflessi (2014) dell’editrice Pagine di Roma.

lunedì 14 settembre 2015

Dev'esserci silenzio,
negli abissi del cielo:
solo, ogni tanto, un'eco di
richiamo, come in montagna,
se zampilla una voce
di cima in cima
                              (c) G. d.L.

venerdì 11 settembre 2015



DALL' ULIVETO

Guardando qui dall'uliveto il lago
che le betulle dal tronco slanciato
coprono in parte, vedi in lontananza
della riva i contorni e ferma l'acqua
simile ad uno specchio là posato.
Frusciano appena le betulle in alto,
le foglie chiare e scure contro il cielo
sembrano un cinguettare senza voce,
fremono brevi sul ramo ricurvo.
E si abbandona al sole che declina
folta la valle tanto che nemmeno,
come si dice, uno spillo cadrebbe.
Dov'è il mondo, di lacrime e di sangue?
Appena giù, al sommo della curva.
Qual è la verità, datemi il senso
piccoli ulivi sorridenti intorno.
Scatta un allarme, passa alto un aereo.
Un'altra cosa o questa, o il risvegliarsi
- appena ridiscesi - al dubbio o all'ansia,
alle corse e all'affanno: tutto è nulla su
questo prato, dove la panchina è
un abbraccio di oblìo.

Come puntuto stilo nella mente
torna il pensiero di chi ci fu accanto
per amore, o ci fu caro o amico e troppi
e insostenibili ci parvero i giorni
del suo dolore – e troppe e troppo grandi
le sciagure trascinano la storia.
L'animo confuso cerca la congiunzione
degli opposti, della catena il ferreo penetrare
degli agganci tra il bene e il male.
Conviene tenersi ad essa, se pure la mano
sia ferita nel palmo, e non sappia vedere
il rosso della rosa.

Intanto m'alzo. Lieve e di incomparabile
bellezza scende il cammino. Incontro
un vecchio, un cane - ed un bambino :
mi guarda e mi sorride, mi fa “ciao”
con la piccola mano
© Giovanna de Luca



sabato 5 settembre 2015

Non amerò le foglie

se nell'ombra del viale

non vedrò più

i tuoi occhi

© G.d.L.                                                Dipinto di SISLEY 
                                   

venerdì 4 settembre 2015

A  CHI  FU  CARO
(ottobre 2003-ottobre 2015)

Se penso alla tua tomba
da me così lontana,
perché volle la sorte
in quel modo sottrarti,
non la so immaginare:
e allora mi ripiego
nel silenzio -
unico fiore che si addica
ai morti


Giovanna de Luca

giovedì 3 settembre 2015

Niente ipocrisia, per favore: detesto il corale stracciarsi le vesti,usare una volta di più un bambino per sentirci buoni