mercoledì 30 agosto 2017


giovedì 24 agosto 2017

Fragile,
fragile e forte
è il poeta,
com'io lo vedo.
Com'io lo vedo
soltanto per scrivere si piega
e non conosce strade
se non le sue, del cuore.
Perde una notte dietro
una parola,
e quando l'ha trovata
si abbandona
ad una gioia sfinita.
Non ha orari il poeta,
dimentica il suo corpo.
Cerca se stesso e il vero,
è fragile perciò,
controcorrente.
Com'io lo vedo,
se è grande riveste
una missione, il poeta
- e la soffre
(c)GdL










Una splendida poesia dell'amico Paolo Santarone

FENICIA FELIX
Forse perché più sola
più segreta e fuggita
più remota
da un’isola quasi ognuna è partita
delle vite che fanno la mia vita
Ogni isola è un ventre della terra
ovaio di segreti e di ritorni
nicchia e promessa
che lontana ancora è la morte dei sogni
e non ancora spento lo sperare
E quando già credevo
il mio gioco finito
e cieco
ogni clandestino sorriso
(e mille volte già io sono morto
e mille volte rinato)
la fiamma ha dato un guizzo di bagliore
splendore di crepuscolo
S’è fatto
allora
il cielo
rosso come l’ibisco
spalancato
della sua moritura grandezza
Così accade a molte cose
e cielo e fiore e sole e vino
cose assolute
e perfette
solo all’incipit del declino
L’attimo eterno è fermo
come un’ala che plana
ebrietà di paure entusiasmanti
brivido del maestrale sulla pelle
appena fuor dall’acqua
Poi
in cielo cominciano le stelle


sabato 19 agosto 2017


mercoledì 16 agosto 2017

..e uscirono dal folto
del canneto.
Lievi nuotando con sciacquio
di piume
si specchiarono alfine
- lentamente.
Scendeva il sole - piano -
all'orizzonte, morendo
li cullava


© GdL

domenica 13 agosto 2017

Tutto è passato su di me -
come la luce trascorre
dentro l'acqua...
...non lascia traccia che
non sia la superficie...
...alterna, a chiaro scuri,
sempre diversa e uguale...
...trascina via e ritorna..

.
© GdL

venerdì 4 agosto 2017

come parlar di te...

giovedì 3 agosto 2017



Tutto è passato su di me
come la luce trascorre
dentro l'acqua.
Non lascia traccia che
non sia la superficie,
alterna, a chiaro scuri,
sempre diversa e uguale.
E l'oggi è come ieri, la
percezione di una concretezza
mutevole, fuggevole
del corpo.

Tutto è passato su di me
senza il fermarsi di un'essenza,
senza una persistenza oltre
l'attimo subìto del dolore o
la gioia del momento.
Uguale il sentimento dell'adesso,
uguale a quello che fu ieri
in diversi contorni.

Così chi io sia, veramente non so.
Così non so cosa sia stata
- veramente -
la mia vita.

© GdL

martedì 1 agosto 2017