Ombre sul lago
sussurrati
riflessi d'acqua.
Vuoto intorno,
non anima , non
voce
se non la
litania di un pomeriggio
dove sciaborda
il fruscìo
delle acque
grigie.
Perché venire
qui,
al ricordo
d'altre voci e di richiami
ormai sepolti,
all'immagine
riemersa dietro
un tronco,
sfocata come il cielo?
Torna a cercare
il mio pensiero
il dove, il
perché, il come...
Il capo del
gomitolo s'arruffa,
là dove il
filo si ricerca intero.
Perduta
nell'eterno labirinto
delle ragioni,
dove ogni incrocio
è falsa via
d'uscita ,
inspiegabile
trama della vita
si rivela ogni
scelta, ogni illusione.
E Arianna
aspetta fuor del labirinto.
Non restano che
un cigno, un cielo - e un lago:
può bastare,
ai confini di una vita..
© GdL
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