giovedì 14 giugno 2018


Perché più acuto il senso si fa
dell'infinito,
la dissolvenza si rinnova al
cadere del giorno – o quanto amato
giorno che ancora mi catturi !
Dura battaglia cedere al destino,
assecondarlo forse più conviene.
E raccogliere allora stille di sereno,
quante ancora ne riservi la sorte.

Perché più acuto il senso si fa
dell'infinito,
vale dimenticarsi, da se stessi fuggire.
Non di Narciso rinchiudersi allo specchio,
bensì guardarsi intorno, alzarsi come
vola materno cibo al nido appena nato.
Ritrovarsi in un volto, di adulto o di
bambino, cogliere in una voce sconosciuta
la tua risata stessa, o il tuo lamento.
Così più dolce il senso si fa
dell'infinito
© GdL



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