Perché
più acuto il senso si fa
dell'infinito,
la
dissolvenza si rinnova al
cadere
del giorno – o quanto amato
giorno
che ancora mi catturi !
Dura
battaglia cedere al destino,
assecondarlo
forse più conviene.
E
raccogliere allora stille di sereno,
quante
ancora ne riservi la sorte.
Perché
più acuto il senso si fa
dell'infinito,
vale
dimenticarsi, da se stessi fuggire.
Non di
Narciso rinchiudersi allo specchio,
bensì
guardarsi intorno, alzarsi come
vola
materno cibo al nido appena nato.
Ritrovarsi
in un volto, di adulto o di
bambino,
cogliere in una voce sconosciuta
la tua
risata stessa, o il tuo lamento.
Così
più dolce il senso si fa
dell'infinito
© GdL
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