CAMMINO
Cammino la fatica dei miei passi ,
lo sguardo a terra, l'animo voglioso
di corse in mezzo ai prati e forti abbracci.
È il cuore un comandante assai imperioso
che vorrebbe riprendere la vita
come gli piace, senza I giorni tristi
costretti e sminuiti e senza volto
Mi manca il colpo d'ala oppur del vento,
la nuvola impazzita dentro il cielo
il grido del gabbiano nel tramonto.
Così solo la mente si trastulla,
inutilmente sogna.
GdL
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