A
CLAUDIA, MIA MADRE
Vorrei
conoscerti
quando
avevi vent'anni,
il
corpo snello ed i capelli neri.
Quando
sotto il cappello
nascondevi
il lucore
degli occhi
e le tue guance:
scivolava
la gonna sul
tuo
passo sul lungofiume
nei
giorni migliori,
felici
giorni dell'attesa,
ed
era un mormorio
che
t'arrossiva, se appena
udito
nel tuo camminare.
Vorrei
conoscerti
quando
avevi vent'anni,
e
rispecchiarmi in te
se
lo potessi
come
il giunco sottile
che
si piega
sull'acqua
appena mossa,
nel
mattino
©
GdL
Nel
video la sua canzone preferita
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